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venerdì 16 marzo 2012

Come leggere la mappa della divergenza al suolo


Le mappe del Nowcasting diventano utili sia per avere una visione sinottica in tempo reale sia per poter stilare una sorta di previsione a brevissimo termine (da cui appunto il termine “nowcasting“).

Uno degli obiettivi principali del nowcasting è comprendere dove la situazione meteorologica è in via di peggioramento o al contrario se c’è un imminente miglioramento. A volte capita, però, che non sia abbastanza chiaro se un certo pattern instabile (un temporale, un sistema a mesoscala, un piccolo fronte, ecc) riesca a interessare nelle ore successive una certa zona. Oltre all’ausilio dei radar o della moviola del satellite possiamo utilizzare le mappe delle isoallobare o della divergenza al suolo.


Convergenza e Divergenza

A sinistra la divergenza al suolo, con conseguente compressione dall'alto delle masse d'aria. A destra la convergenza al suolo, seguita da correnti ascendenti

Prima di capire come funziona la mappa bisogna comprenderne i meccanismi basilari a livello fisico. In situazioni di divergenza positiva al suolo (immagine in alto, a sinistra) l’aria tende ad allontanarsi dalla zona con il massimo a causa dell’arrivo di masse d’aria dall’alto. Dato che per la legge della continuità la massa deve conservarsi in un certo volume d’aria, quella che arriva al suolo sarà costretta ad allontanarsi a causa del blocco imposto dalla superficie terrestre (o marina). In queste zone è in atto un miglioramento meteorologico oppure un nucleo instabile in avvicinamento tenderà a indebolirsi.

Viceversa, in situazioni di convergenza (divergenza negativa nella mappa del nowcasting, a destra nell’immagine in alto) l’aria è attirata dal centro del nucleo negativo e dato che non può accumularsi all’infinito nello stesso punto sarà costretta a sollevarsi verso l’alto (situazioni di bassa pressione). Di conseguenza dove la divergenza è al minimo è in atto un peggioramento oppure un nucleo in avvicinamento può intensificarsi. Non solo: in condizioni “standard” il minimo barico può preferire muoversi verso il minimo di divergenza negativa (convergenza) a patto che ve ne sia uno solo (altrimenti può seguire quello più intenso o una direzione media). Tuttavia è un parametro che varia molto rapidamente in situazioni frontali, essendo dipendente dalla sua derivata nello spazio e nei fronti per definizione vi è una rapida rotazione della direzione del vento.

A volte, se le condizioni sinottiche non prevedono un generale peggioramento del tempo questa mappa può indicare semplicemente il trasporto di un certo tipo di massa d’aria da una zona all’altra, per questo bisogna saper discriminare inizialmente in che tipo di situazione ci si ritrova.



Mappa della divergenza al suolo. In rosso i valori negativi, in blu quelli positivi.

Nella mappa qui a fianco è mostrata la situazione il 3 Febbraio 2012. Si nota un forte nucleo negativo sul Tirreno e un altrettanto forte massimo sulla Penisola.






In situazioni come queste in cui è presente un dipolo (massimo positivo accanto a minimo negativo) solitamente il fronte si posiziona sulla linea immaginaria che unisce i due poli.

In questo caso il minimo si stava intensificando sul Tirreno ed era in avvicinamento alla costa della penisola. La presenza di una forte convergenza sul mare è il sintomo di un intenso risucchio di aria umida e calda dai bassi strati verso l’alto. Utilizzando quindi una mappa sui flussi in quota è possibile comprendere dove queste masse d’aria instabili potranno muoversi, portando di conseguenza un forte peggioramento meteorologico.
Ripetiamo ancora una volta che queste mappe hanno una grande variabilità temporale, ovvero nel giro di poche ore possono cambiare notevolmente quindi è importante seguirne l’evoluzione.